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Continuando il discorso del capitolo precedente,
scendendo nella profondità della mente
si può andare oltre, a toccare il nostro
vero centro: è la sede della coscienza,
un qualcosa che i grandi mistici hanno descritto
come una grande luce accompagnata da un profondo
senso di amore, la scintilla divina in noi. Quando
riusciamo ad arrivare a questo stato di coscienza
tutto può accadere, anche autoguarigioni
miracolose, sia da malattie fisiche che psichiche.
Forse è proprio questo centro che i grandi
mistici riescono ad attivare nelle persone, mettendo
in moto guarigioni eccezionali, muovendo una forza
che noi non sappiamo di avere, così concentrati
come siamo sulla superficialità della mente.
Essi, trattandoci con immenso amore risvegliano
la stessa forza in noi ("la tua fede ti ha
salvato" diceva Gesù quando produceva
guarigioni miracolose), d'altronde come possiamo
pensare di stare bene se non ci amiamo e se proiettiamo
sul nostro corpo solo tensioni, conflitti e pensieri
negativi? Allora impariamo ad amarci, perché
solo così potremo amare gli altri e la
vita stessa, vivere in pace accettando i momenti
belli e brutti della vita ed agire con la saggezza
che solo la nostra parte migliore può esprimere. Quando
questo passo è compiuto, quando siamo in armonia
con noi stessi e con il mondo, siamo anche in
grado di aiutare gli altri: se veramente abbiamo
toccato l'amore che giace nella profondità della
coscienza possiamo trasmetterlo agli altri, in
tanti modi, con uno sguardo, con una carezza,
addirittura con la sola forza del pensiero. Se
la suggestione, prodotta dalla mente, permette
già di liberarci da vari sintomi e problemi nevrotici,
l'amore è l'espressione della coscienza stessa
e le sue potenzialità non hanno limiti. Tutte
le più valide tecniche di guarigione insegnano
a sviluppare l'amore come forza divina in noi,
come se la nostra scintilla interiore dovesse
unirsi a quella cosmica che ci ha generati; per
questo motivo i grandi maestri ed i santi riescono,
nel loro immenso altruismo, a trasmettere questo
messaggio: la vibrazione della loro anima è sintonizzata
con la forza divina e riescono con grande naturalezza
a toccare il cuore delle persone che si rivolgono
a loro per ricevere un aiuto, risvegliando i loro
poteri di autoguarigione, creando i presupposti
perché avvengano quelli che noi definiamo miracoli.
La loro vita è costellata di fenomeni paranormali
utilizzati sempre positivamente, disinteressatamente
per il bene delle persone che soffrono. Ma se
questa forza divina è imprigionata dall'egoismo
e si è pieni di attaccamenti materiali, come può
essere vissuta e trasmessa? Diffidiamo dunque
di tutti coloro che parlano di grandi poteri,
fanno grandi promesse nascondendo interessi materiali,
ricordando che non possiamo acquistare l'amore
e l'altruismo; non è neanche necessario spendere
tanti soldi nelle miriadi di seminari e corsi
che ci danno titoli cartacei qualificandoci in
tantissimi livelli, perché guadagnando un livello
non è detto che si guadagni amore e poteri, e
dietro a tutto questo ci possono essere buoni
insegnamenti ma anche molti interessi commerciali.
Forse tutti i quei soldi sarebbero meglio spesi
in beneficenza, cercando piuttosto con l'umiltà,
la meditazione e la preghiera di sviluppare quella
scintilla divina e quella saggezza che ci dovrebbe
guidare alla completa realizzazione interiore.
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